Partiamo con una sana autocritica? Ma si, dai 😉
Difficile conoscere una persona leggendola solo attraverso un sito ma chi mi conosce nella vita reale sa bene che sono una per cui il mondo è bianco o nero, o si o no. Non conosco sfumature di grigio nè il forse.
Vengo spesso considerata una mamma dai metodi “talebani” e allo stesso tempo una donna forte che va avanti come un caterpillar affrontando con decisione i problemi della vita.
Si perchè andare avanti con tanta sicurezza in molte occasioni aiuta ma in molte altre no…e sarebbe bene che ogni tanto io imparassi a fare un passo indietro o a prendere la vita in maniera più morbida.
Devo dire che uno degli ambiti in cui ho dovuto ammettere che il grigio esiste e che è addirittura efficace, è stato l’allattamento misto che ho fatto con i miei due figli.
Non all’inizio, ovviamente. Da brava neomamma inesperta ma con carattere deciso, sono subito partita con la mia convinzione assoluta ancora prima di mettere al mondo il mio primogenito: “il bambino va allattato al seno, non ci sono santi, solo cosi crescerà bene e sano!”
E infatti così ho cominciato. Avevo, a sentire i pediatri, un latte molto nutriente. “Signora ma lei non ha il latte, ha il burro” mi dicevano sempre. A differenza delle mie amiche che vedevo allattare 20 minuti da un seno e 20 dall’altro, mio figlio si attaccava ad un solo seno per ogni poppata, per un quarto d’ora al massimo e cresceva quasi il doppio di quello che le tabelle pediatriche prevedevano. Ero fiera di me, di mio figlio e del mio latte…ed avevo l’ennesima prova che avevo ragione sull’allattamento al seno!
Ma dopo qualche mese ho iniziato ad avere ragadi e mastiti (contemporaneamente!) al seno…e solo chi le ha avute può capire il dolore lancinante che si prova allattando in quello stato. Dico sempre che, in confronto, il dolore parto è stato una passeggiata!
Io testarda ho continuando ad insistere col seno ma non guarivo nonostante creme, cremine e paracapezzoli e il dolore un giorno divenne cosi forte che quasi persi i sensi.
Fu a quel punto che capii che forse stavo esagerando e che dovetti cedere al biberon e al latte artificiale.
Ma con mio grande stupore vidi mio figlio che gradiva tranquillamente la tettarella in silicone e che in 5 minuti si finiva quei bibitoni, crollando subito dopo dal sonno con quell’espressione di felicità e di sazietà che hanno i neonati dopo aver mangiato tanto e bene.
E sono passata cosi dall’allattamento misto (perchè io ogni tanto ci riprovavo con il seno) fino ad utilizzare solo il biberon…come sempre accade quando il bambino si attacca sempre meno al seno e la produzione di latte quindi diminuisce fino ad esaurirsi.
E i miei figli sono cresciuti bene, forti e sani (fin troppo…non hanno mai la febbre ad esempio…a volte mi preoccupa questa cosa ;). Cosi come intorno a me vedevo tante amiche che usavano il biberon per i più disparati motivi – esigenze di lavoro, poco tempo, poco latte, per comodità – e vedevo i loro figli crescere altrettanto bene.
Ed ho quindi dovuto ammettere che nella vita esiste il grigio e le vie di mezzo 😉
E vogliamo aggiungere del vantaggio che ha il biberon anche per la mamma?
Poter andare da un parrucchiere o a fare una passeggiata almeno una volta ogni morte di papa, sapendo che chiunque, papà, nonni, parenti e amici, possono dare un biberon a tuo figlio anche in tua assenza?
Perchè tutta questa storia?
Perchè questo è un post sponsorizzato da BéBé Confort che, nel chiederci di presentare ai nostri lettori il loro nuovo biberon, ci ha permesso anche di raccontare la nostra esperienza personale sull’allattamento per condividerla con tante altre mamme. Anzi, se volete nello spazio dei commenti, potete raccontarci anche la vostra esperienza.
Il nuovo biberon di BéBé Confort si chiama Easy Clip ed è il primo biberon che si chiude con un clip!
A differenza di altri biberon con il tappo da avvitare, con perdite dalla tettarella e difficili da pulire, Easy Clip si distingue proprio per la facilità della chiusura con una mano, per l’assenza di perdite e per la facilità nel pulirlo e nell’evitare quindi la formazione di microbi.
La gamma Easy Clip propone biberon in PP senza BPA da 150 ml, da 270 ml con e senza manici e da 360 ml.
Ma la cosa più importante è che, testato, ha convinto 9 mamme su 10!
Potete vedere un video di Easy Clip qui e leggere ancora di questo biberon e dell’esperienza sull’allattamento nel post pubblicato da Francesca sul suo sito Che forte
Questo post è offerto dal Biberon Easy Clip di Bébé Confort, il primo biberon che si chiude con un clip! Insieme alla tettarella Natural Comfort, permette di avvicinarsi il più possibile all’allattamento naturale.
raffaella says
Ciao!
anche io sono una sostenitrice dell’allattamento misto. quando è nato il mio primo bimbo non avevo abbastanza latte e lui ha perso molto peso, per cui alla maternità ho cominciato a dargli il latte artificiale per completare il mio. nonostante poi il mio latte fosse arrivato (e anche fin troppo in abbondanza) ho continuato a usare il biberon o con il mio latte (durante il periodo felicissimo delle ragadi lo tiravo) o con quello artificiale in quei giorni in cui ero distrutta e proprio non ce la potevo fare. Con il mio secondo bimbo ho iniziato subito con il misto nonostante non ce n’è assolutamente bisogno.
come dice moma è bellissimo poter andare ogni tanto dal parrucchiere o lasciarlo a nonni o papà e soprattutto credo sia utile cominciare fin da subito a usare il biberon altrimenti in seguito è molto più difficile. sono comunque d’accordo con Giulia che se si inizia con il biberon diverso tempo dopo aver cominciato l’allattamento al seno, si anticipa in un certo senso lo svezzamento.
Una cosa che mi ha fatto sorridere dei miei bimbi è che fin da piccolissimi hanno fatto capire chiaramente i propri gusti in termini di tettarelle: il primo vuole solo quelle normali, mentre il secondo beve esclusivamente da quelle “simili al capezzolo”, e io che pensavo che fossero tutte trovate di marketing 😉
ciao ciao
raffaella
shaula says
Senza voler giudicare o sottovalutare il problema che puoi aver avuto con ragadi e mastiti, devo però dire che un post del genere l’avrei potuto comprendere se non fosse stato semplicemente uno spot.
Nel senso che il confronto e la condivisione di esperienze possono essere utilissime tra mamme, ma qui c’è solo pubblicità e null’altro.
Come dice Giulia qui sopra si è trattato di svezzamento, e non di allattamento misto.
Anche se resto sempre perplessa quando si dice che non ciucciava più e quindi il latte è andato via: non allatto da quattro mesi e qualche goccia di latte esce ancora e so che basterebbe riattaccare il bimbo e la produzione riprenderebbe.
Visto che la controtendenza all’artificiale e la promozione del latte materno è comunque ancora una “novità” non molto consolidata, e già c’è chi fa marketing contro l’allattamento naturale…liberi di fare pubblicità ai biberon…io faccio pubblicità al seno di mammà!
Moma says
Ciao Shaula,
in realtà io penso che il mio sia un caso di allattamento misto. I primi mesi solo seno, poi per qualche mese seno e biberon e poi solo biberon.
Lo svezzamento prevede un cambio repentino da seno a biberon o da seno a pappa o da biberon a pappa. Io per alcuni mesi sono andata avanti sia con il seno che con il biberon…ma avendo avuto molte mastiti non riuscivo io ad attaccarlo sempre, non era lui a rifiutare il seno. E se passi da attaccare il bambino da 6 volte al giorno a 2, ovviamente la produzione di latte cala…e quando non è più sufficiente non si può fare un pasto con il seno che va appunto integrato con il latte artificiale.
Non concordo neanche sul fatto che non si possano confrontare le nostre esperienze. Io qui ho parlato della mia, non mi pare pubblicità e basta. Solo nelle ultime righe presento un biberon trattandosi di uno SPONSORED POST, come specificato.
Ma tutto quello che leggi prima è la mia esperienza di mamma 😉
shaula says
Guarda infatti, il problema evidentemente è tutto mio…so che su certi argomenti dovrei stare alla larga dai post sponsorizzati, che proprio non tollero quando trattano di certi temi.
E comunque in generale preferisco una recensione libera e gratuita, di un post offerto da una ditta.
C’era anche quella foto, per carità, all’inizio…avrei dovuto immaginarlo, ma sono dovuta arrivare a metà articolo, anche oltre, per trovare la dicitura “sponsored by”.
Se l’avessi trovata in alto, prima dell’articolo, non l’avrei letto e finita lì.
Poi lo so per carità che qui proponete un sacco di roba bella e interessante, e infatti vengo spesso a prendere info, suggerimenti e simili…è che ritengo davvero che su certi temi bisogna andarci con i piedi di piombo.
Moma says
Capisco il tuo punto di vista, figurati.
Ma ci tengo a dire che lo sponsor riguarda il biberon ma che l’esperienza raccontata è vera ed la mia personale.
Quando si viene sponsorizzati non si viene obbligati a scrivere un determinato testo ma viene solo richiesta la presentazione di un prodotto. Avrei potuto scrivere anche che ero per l’allattamento al seno, o solo per quello artificiale. La mia esperienza è di un misto e l’ho raccontata. Sponsor o non sponsor.
giulia says
Per quanto la tua esperienza possa essere significativa, come tu stessa scrivi, dopo poco aver iniziato con l’allattamento misto, il tuo bimbo ha abbandonato il seno. Quindi diciamo che e’ stato uno svezzamento. Va bene, niente di male. Pero’ non farei pubblicita’ di tettarelle parlando del “successo” dell’allattamento misto.
Moma says
Ciao Giulia,
diciamo che non è stato il bimbo ad abbandonare il seno ma che, attaccandosi meno, il mio latte piano piano è finito. Ma lui ha accettato di buon grado anche il biberon.
La mia esperienza sposa l’allattamento misto. Di li mi aggancio a presentare un biberon, trattandosi questo, di uno sponsored post 😉