Gli uomini di norma non sono così malvagi tra loro se non quando cominciano ad avere paura gli uni degli altri (Cit. Henri-Marie de Lubac)
La paura è forse la più antica e potente emozione comune a tutti gli uomini. Ognuno di noi ha paura di qualcosa: i bambini del buio e delle cose che potrebbe nascondere, della maestra, degli esami o di un compito in classe. Si ha paura del vuoto e dell’altezza, dei cani, dei gatti, dei ragni e dei topi. C’è chi ha il terrore di mostrarsi al mondo per quello che prova, per quello che è veramente. Alcuni temono di essere abbandonati e altri persino di esser felici.
Esistono paure difficili da superare, che affondano le radici in avvenimenti della vita che si vorrebbe poter cancellare e altre che si riescono ad affrontare.
Si dice che l’ignoranza è la madre della paura e questo vale soprattutto quando si è spaventati dai “diversi”.Non mi vergogno ad ammettere di avere in qualche modo avuto “paura” nei confronti della disabilità fin quando non ho avuto la fortuna, sottolineo fortuna, di conoscere una persona con gravi problemi e la sua famiglia. Non che prima ne provassi terrore ma ero come frenata dall’accettare che si potesse condurre una vita “normale” avendo accanto qualcuno nato con una malformazione grave. Quanta ignoranza c’era in me, quanto mi sbagliavo, quanto avrei voluto capirlo prima.
È il più grande […] colui la cui forza trascina il maggior numero di cuori grazie al richiamo del proprio (Cit. R.J. Palacio)
Deve aver pensato la stessa cosa il giovane Julian, protagonista de “Il libro di Julian”, secondo capitolo nella storia di Wonder, romanzo d’esordio di Raquel Jamillo pubblicato con lo pseudonimo R.J. Palacio.
Nel primo capitolo l’autrice racconta in un crescendo di empatia la storia di August Pullman, un ragazzino di 11 anni nato con una grave malformazione al volto (sindrome di Treacher Collins) che lo ha segnato fin dalla nascita e delle sensazioni che le persone orbitanti intorno alla sua vita provano per lui anche rispetto alla sua disabilità. La gentilezza è l’arma con la quale Auggie si fa conoscere al mondo nonostante i suoi problemi irrisolti ed è la stessa qualità che viene utilizzata da alcuni dei suoi compagni per farlo sentire accettato. I professori e il preside sostengono la sua battaglia per l’integrazione.Ne “Il libro di Julian” si affronta invece il tema della paura. Julian, il ragazzo più popolare della classe, rispettato dai compagni e adorato dai professori si ritrova man mano ad essere escluso dalla vita studentesca dopo l’arrivo di Auggie e del suo viso raccapricciante che somiglia al “Fantasma dell’Opera”. Sarà difficile il percorso che Julian dovrà percorrere prima di riuscire ad ammettere di aver sbagliato ma per fortuna ci riuscirà anche grazie all’intervento di una persona saggia…
Sii gentile perché chiunque incontri sta combattendo una dura battaglia (Cit. Jan Maclaren)
I due libri sono editi dalla casa editrice Giunti e mi sono stati inviati per esser recensiti.
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