Come promesso scrivo questo post sulla mia cucina giocattolo quella che vedete in foto – e che, se ci seguite sulla nostra pagina facebook avrete già visto -, di cui vado veramente molto fiera :).
Sto pensando di inserirla sul sito Ikea Hackers visto che in buona parte ho utilizzato componenti trovati all’ikea, inoltre è stato un ottimo lavoro di riciclo creativo!
Forse ricorderete che un paio di anni fa avevo costruito una cucina per mio figlio con gli scatoloni dei pannolini. Sebbene all’inizio abbia riscosso un certo successo nel mio pargolo, non ha resistito a lungo. Dopo poco tempo il forno è stato trasformato in garage per i camion, passato poco altro tempo è stata inesorabilmente distrutta 🙁
Ora che c’è anche littleG che adora giocare a cucinare e preparare manicaretti insieme al fratello non potevo non creare una cucina giocattolo per loro due!
Ho preso il comodino Rast di Ikea, il più economico che hanno ^_-
Nello stesso giorno ho acquistato i sottobicchieri Panna alla modica cifra di 2€ per 6 pezzi. Sarebbero stati i fuochi, lo avevo già programmato!
Avevo inizialmente pensato ad utilizzare il comodino in verticale, per avere la cucina ad altezza bambino ma una volta montato mi sono resa conto che la superficie di gioco sarebbe stata troppo piccola.
Dovevo rialzarlo. Inoltre in questo modo avrei potuto utilizzare il piano inferiore per creare il forno.
Mi sono ricordata che mi erano avanzati dal trasloco dei piedini per rialzare i mobili, tipo questi, anche se i miei erano più complicati da montare, ma avevo quelli e li ho usati. Non potevo attaccarli alla base del comodino perché troppo stretta, così ho utilizzato un listello di legno di circa 2×3 cm che avevo in balcone da mesi, ho calcolato la lunghezza che mi serviva e l’ho tagliato. Poi l’ho attaccato alla base con colla prima e chiodi poi.
Una volta asciutto ho fatto dei buchi con il trapano perché i miei piedini prevedevano uno strano avvitamento e necessitavano di un alloggio, roba da ikea insomma.
Già che avevo il trapano ho praticato 3 buchi sul piano superiore dove avrei avvitato le manopole rosse che altro non sono che 3 pomelli da cassetto, pomelli ereditati dalla cucina in cartone per la quale li avevo acquistati e che avevo conservato in attesa di questo giorno (sono una tipa paziente io!).
Ho fatto anche un altro buco sul piano, quello dove sarebbe andato il rubinetto. Si, il rubinetto che ho utilizzato è un vero rubinetto in acciaio, ho trovato un’offerta in un grande magazzino e l’ho acquistato pagandolo circa 7€ se non erro. L’ho avvitato al piano. E’ uno dei pezzi che i miei bimbi gradiscono di più 😉
Avrei dovuto fare anche un alloggio per la vaschetta dell’acqua, ma non ho una sega circolare e non ho trovato una vaschetta con i bordi sporgenti da poter utilizzare. Ho deciso che andava bene una qualsiasi vaschetta appoggiata sul piano, sembra che vada bene anche ai miei bimbi. Quella nella fotografia è una vaschetta in alluminio per plumcake che mi ha dato la mia mamma.
La porta del forno. Ho acquistato un pezzo di plexiglass che era esattamente della misura che mi serviva 50x30cm, ho anche preso un listello piatto lungo 100cm, alto 5cm e spesso 1cm. Inizialmente avevo progettato la porta del forno per la cucina in verticale, circa 30x30cm ma come vi ho detto ho cambiato in corso d’opera. Mi mancavano i laterali, avevo quasi deciso di non metterli ma non mi convinceva e poi mi sono ricordata di aver messo in cantina dei pezzi di cartone molto robusto e curvo che proteggevano non ricordo più cosa. Erano perfetti! Ho assemblato tutti i pezzi creando una cornice intorno al plexiglass.
Per attaccare tutto insieme pensavo fosse sufficiente la colla millechiodi. Niente da fare un fallimento totale! Ho risolto praticando con il trapano e la punta più piccola che avevo dei piccoli forellini che attraversavano cartone, legno e plexiglass. A questo punto ho avvitato tutto con delle viti cortissime. La maniglia rossa è anch’essa una eredità della cucina in cartone.
Per permettere alla porta di essere aperta e chiusa ho utilizzato delle cerniere che ho avvitato su entrambi gli elementi e una calamita per tenere la porta chiusa, la calamita è forse il pezzo peggio messo ma è interno :D.
La banda nera che vedete sullo sfondo è la mia famosa parete magnetica e lavagna ^_-
Insomma che ve ne pare?
E voi? Vi va di farci vedere le vostre creazioni?
Un’altra cucina giocattolo molto carina è questa sempre realizzata a partire dal comodino Rast.
mariarosaria says
wow anche io vorrei una cucina come quella della foto è molto bella
e originale costruita da un papàe io dico a mio padre:mi costruisci una cucina????? perchè mio padre me li costruisce lui i giocattoli e un giorno mio padre mi ha costruito una casetta per i mie cuccioli finti ed era bellissima quindi mio padre mi costisce la mia bella cucina!!!
VmnP - Design per Bambini says
Bravaaaa! Bellissimissima la tua cucinetta! Io sono 2 anni che devo aggiungere un lavello alla nostra cucinetta super-minimal…uff che mamma disorganizzata che sono!
jencrea says
Si esatto con la sega circolare e poi a misura il buco è stato rifinito a mano con il seghetto, ovviamente quella parte è stata fatta dal papà io mi sono occupata del resto. grazie dei complimenti.
Ciao
jencrea says
Bellissima anch’io ho realizzato 2 anni fa una cucina tipo la tua, è stata pubblicata anche alla fine della rivista ikea family di qualche anno fa, se ti va du guardarla ti allego il link:
http://jencrea.blogspot.it/2010/04/come-realizzare-una-cucina-gioco-da-un.html?m=1
Ciao JenCrea
akari says
Ciao jenCrea, la tua è veramente bellissima e molto più ricca della mia! Ma come hai fatto per il lavello? Sega circolare?
Grazie per averla condivisa con noi!
Valentina Sciascia says
Ma che bella Akari, brava…sapevo che facevi lavoretti ma non così "complessi". qui c'è voluto ingegno, praticità, idea, ricerca di soluzioni…brava, brava, brava.
Noto anche il dettaglio dei portacanovacci di cui non hai scritto 🙂
Brava!
Arianna Agostini says
🙂 grazie!! mi sono divertita a farla, e Alex e Gaia con me, erano impazziti a dire il vero 😀
il portacanovacci è un gancetto adesivo attaccato all'ultimo secondo