Ciao Simone, raccontaci chi sei e come è nato il progetto Cobo. Sei solo o siete un Team?
La squadra è composta da me e Marianna, la mia compagna. Marianna, 29 anni si è diplomata in chimica a Cuneo e ha poi conseguito una laurea triennale in Controllo Qualità. Al momento continua a studiare Chimica e tecnologie farmaceutiche ma parallelamente ha dato vita al laboratorio Cobo insieme a me, diplomato in chimica come lei ma con una laurea in architettura e tanta voglia di trovare una strada alternativa alla carriera negli studi privati. Così nel 2013 abbiamo dato il via a questa impresa artigianale. Vorremmo fortemente che diventasse una realtà conosciuta fuori e dentro i confini nazionali! L’idea è quella di fondere arte, design e lavoro artigianale per la realizzazione di lampade e complementi di arredo. Diamo vita al cotone, al colore e alla luce intrecciando a mano fili con il prezioso aiuto dell’atelier Thailandese di Chiang Mai dove abili maestranze artigiane realizzano ogni singolo pezzo di Cobo. Poi subentriamo noi che nella nostra bottega nel centro storico di Cuneo, rendiamo unici i prodotti tramite interventi artistici mirati.
Parlaci della tua Bottega: dove è, quanto è radicata sul tuo territorio?
Bottega Cobo è nata a Cuneo, nella nostra città di origine proprio per la familiarità che abbiamo con la nostra terra. Questo piccolo spazio, intagliato tra gli archi dei portici del centro storico di Cuneo, è un laboratorio di idee e banco di prova per sviluppare la futura rete di punti vendita in franchising nelle maggiori città italiane… il nostro progetto, come appunto ti diceva mira ad una grande espansione! Parallelamente alla vendita al dettaglio comunque non trascuriamo quella online attraverso un sito e-commerce dedicato ai nostri prodotti.
La Thailandia è un paese bellissimo e tristemente noto come meta tra le più ambite per il turismo sessuale. La vostra scelta di spostare la produzione in questo paese immagino abbia una finalità anche etica…
Purtroppo la Thailandia, a partire dagli anni ’70, è sempre stata tristemente famosa per il dilagare della prostituzione. Pur essendo illegale, questo fenomeno è ampiamente tollerato tanto da diventare fondamentale per la sopravvivenza di fasce della popolazione più deboli. Molte donne thailandesi credono che l’esistenza della prostituzione riduca attivamente l’incidenza della violenza sessuale e viene addirittura veduta di buon occhio; La maggior parte della popolazione la vede come attività perfettamente integrata e riconosciuta nel tessuto sociale della nazione.
Il progetto Cobo, in collaborazione con altri quattordici paesi europei offre la possibilità di un futuro diverso basato su un’economia socialmente sostenibile. Nei laboratori di Chang May collaborano oggi 41 donne alcune delle quali anche da casa, dove coinvolgono i mariti, arrivando a 55 addetti nei periodi di maggiore intensità. Il progetto è in continua crescita e speriamo di aiutare sempre più persone coinvolgendole in questa attività pulita.
Una volta entrate in Italia le vostre creazioni vengono rielaborate? Come nasce ZOOCobo?
Beh si, grazie alla creatività di Marianna i cobo vengono rielaborati con piccoli interventi artistici mirati per giungere al risultato finale, i pezzi unici. Gli ZOOCobo sono unici al mondo e sono una produzione parallela ai semplici Cobo. Al cotone, alla luce e al colore viene aggiunto il feltro e il risultato sono questi simpatici animaletti tutti dedicati ai bambini, ma anche agli adulti che nella vita sanno ancora giocare.
Sono sempre di più le famiglie e i giovani che scelgono di vivere fuori dall’Italia. Quando avrai dei figli vorresti farli crescere lontano? Magari in Thailandia dove è attiva la produzione Cobo?
Per adesso non abbiamo dei figli ma di sicuro in Italia, pur tra mille difficoltà si vive bene e non abbiamo interessi nel vivere all’estero. Io e Marianna siamo dei grandi sognatori, con i piedi saldi a terra e abbiamo avviato questo progetto per un futuro migliore, cercando di fare un lavoro che ci piace e ci da molte soddisfazioni. E’ molto difficile dire che genitori saremo ma cercheremo di crescere i nostri figli come siamo stati cresciuti noi: con felicità e allegria, senza troppi fronzoli ma in un mondo “colorato”. Sicuramente cercheremo di trasmettere la nostra voglia di vivere in maniera sostenibile, rispettando tutto quello che ci circonda.
Il vostro entusiasmo e il vostro trasporto è davvero incredibile e noi vi facciamo i nostri complimenti! Bravi Simone e Marianna!
Li trovate qui:
Reader Interactions