Mai come per i bambini lo spazio è fondamentale. Non solo i pieni. Anche i vuoti.
Una giusta alternanza di fattori che renda possibile lo sviluppo di diversi interessi. E questo parte innanzitutto dalla casa.
I divieti, il disordine e a volte anche i rimproveri continui, sono in alcuni casi, l’espressione di un disagio non sempre legato al solo carattere e all’intemperanza dei nanetti.
Perché non aggiungere un po’ di libertà e di autonomia nell’ambiente in cui si cresce senza relegare alla sola cameretta? Ovvero creare un luogo condiviso e pratico per tutta la famiglia.
Montessori docet in questo caso. Per l’educatrice è l’ambiente a rivestire un ruolo strategico per lo sviluppo e la crescita del bambino. La scuola come la casa.
Lo spazio, secondo questo metodo educativo, è studiato in modo da stimolare l’apprendimento naturale dei più piccoli, interessati al mondo e a ciò che li circonda, mediante differenti interessi
Una casa pensata per i bambini, non deve necessariamente essere sconvolta. Bastano a volte solo piccoli accorgimenti, rivedendo gli ambienti semplicemente in un’ottica diversa, in modo da rendere Purchase of levitra la vita più stimolante ai piccoli e, automaticamente, con sorpresa, più facile ai genitori.
E a chi storce il naso su questi aspetti ricordo che molti dei giochi che si trovano spesso in commercio, hanno comunque richiami indiretti a questo metodo. Minicucine, lavatrici, aspirapolvere o banchi da lavoro in miniatura, sono l’espressione di un mondo adulto che il bambino tende ad imitare e da cui trae continuamente stimoli.
Lo stesso avviene con lo spazio in cui abita. Un ambiente per giocare, per muoversi e per sperimentare.
Lettini bassi
Un esempio facile facile di come l’ambiente possa aiutare, sono i lettini bassi, chiamati anche spesso toddler beds.
Studiati per bimbi oltre i due anni d’età, sono una via di mezzo tra il classico lettino con sbarre e il futuro letto ad una piazza. Belli da vedere, spesso studiati con design particolare, hanno la caratteristica di avere altezze intorno ai 20 – 30 cm.
Ciò permette loro di salire e scendere senza problemi e senza limitazioni, acquistando man mano più autonomia e autostima (e di infiltrarsi più facilmente nel lettone!).
Chi teme cadute non si agiti. I lettini sono studiati in modo da avere delle fasce laterali che frenano i ruzzoloni notturni, senza inibire la libertà di movimento.
Il lettino basso può essere riutilizzato non solo durante il giorno come base di gioco per i primi anni, anche nelle case più piccole, ma sfruttato poi in seguito come piccolo divanetto, apportando semplicemente qualche modifica tessile.
Se addossato ad una parete, grazie a dei semplici cuscini in gommapiuma rivestiti, il lettino assumerà la forma di una seduta alternativa, un divano per bambini, arricchito eventualmente mediante accoppiamento di tessuti.
Qui, qui e di seguito trovate una selezione di lettini bassi dal look moderno. Si va da materiali naturali come legno ecologico e riciclato, tutti con finiture eleganti e minimali, fino a soluzioni in polietilene, dall’estetica più colorata e con la praticità di una pulizia rapida e immediata.
C’è da perdersi!
Valentina C.
Mammadesign says
“Montessori docet”, assolutamente: la liberta’ di movimento e’ cio’ che rende il bambino autonomo durante la crescita.
Approvo la scelta dei modelli! (il Leander lo avevo segnalato anche io tempo fa: lo trovo eccezionale!)
E trovo ottima l’idea di trasformarlo in un comodo divanetto una volta diventato troppo piccolo. 🙂
akari says
🙂 vero questo post di Valentina è proprio bello, siamo veramente onorate di averla ospitata qui
e i lettini io non saprei quale scegliere!
simona - ilpampano says
D’accordissimo con la mia collega!
akari says
simona ora ti scrivo 🙂