Quale giocattolo mi piaceva da bambina?
La prima cosa che mi viene in mente, non voletemene, le Barbie – quella degli anni ’80 quella di oggi la trovo orribile e con una gran faccia da str antipatica – i suoi magnifici abiti fashion, le centinaia di accessori, me li facevo anche da sola o aiutata da mia mamma con tulle presi dalle bomboniere e nastri e bottoni e poi ovviamente tutti gli elementi di arredo, ma non quelli ufficiali, molto più spesso scatole trasformate e adattate all’occasione e arricchite di tanti particolari, un letto improvvisato, un ascensore, un copriletto, una cucina, un negozio. La passione per le case delle bambole e forse tutta la questione design e arredamento deve essere nata in quei tempi ed è poi sedimentata a lungo fino a quando verso i 19 anni mi sono comprata una casa vittoriana in kit – uscivano in edicola settimanalmente, è durata un paio di anni – che ho costruito pezzo per pezzo con pazienza certosina e amore, creando tanti piccolissimi accessori anche con la pasta di sale e tanta creatività. Ancora oggi Alex e littleG sono autorizzati solamente a guardarla!
E poi ricordo le bamboline di carta, queste me le disegnava il mio papà e io creavo i vestiti ispirandomi alle riviste con i figurini che aveva la mia mamma nella sua piccola boutique di moda dove creava gli abiti veri, lei.
Ho giocato tanto con mio fratello Lorenzo – sarà per questo che quando ho avuto Alex già sapevo che non sarebbe rimasto figlio unico a lungo e infatti poco dopo è arrivata littleG ^_^ – giocavamo con le costruzioni e il memory e poi i puzzle di tutti i tipi fino ad arrivare a quelli di migliaia di pezzi e quelli difficilissimi in bianco e nero di Escher che oggi sono incorniciati e arrivati in casa Mia.
Mi vengono in mente le tante serate trascorse tutti e 4 – mamma papà io e mio fratello – davanti al Monopoli e tanti altri giochi da tavola di cui non ricordo neanche più i nomi. Ho telefonato ai miei genitori per chiedere che fine abbiano fatto. Dobbiamo andare a fare una spedizione in cantina per scoprire cosa ci sia. Non vedo l’ora che i mie figli crescano un poco di più per poter giocare tutti insieme intorno ad un tavolo dopo cena!
Tanti tanti libri, mi ricordo le meravigliose illustrazioni, libri che mi hanno riempita gli occhi e la fantasia. Libri che sono stati conservati e che oggi guardo ancora e leggo con i miei bambini.
E il crystal ball, ve lo ricordate vero? Tutte quelle bollicine da scoppiettare dopo che -pouff- il palloncino si era rotto, e quell’odore terribilmente chimico che mi piaceva tantissimo. Non sono mai riuscita a realizzare quelle sculture che ci mostravano nella pubblicità. Mai. L’ ho ritrovato, soffiato nella cannuccia, respirato l’odore e scoppietttao tutto. Niente sculture, magari un giorno ci riusciranno i mie bimbi 😉
E mi ricordo un pupazzetto di legno con le braccia aperte che se posizionato nel modo giusto scivolava frontalmente su una scala a pioli scendendo fino in fondo. ogni tanto si bloccava però. Chissà che fine ha fatto.
Non mi fermo più sono finita nella mia memoria tra i miei giochi d’infanzia e le emozioni. I giochi che mi hanno aiutata ad essere quella che sono oggi. I giochi che non finiscono mai.
Ma I giochi che non finiscono mai è soprattutto un libro realizzato da Città del sole, un libro che narra le storie di tanti ex-bambini e del loro giocattolo preferito, o di quello che ha in qualche modo ispirato la loro vita futura.
È il giusto riconoscimento per i giochi che ci sono stati vicini nella nostra infanzia. Sempre lì, ad ascoltare le nostre confidenze, a sopportare i nostri sfoghi, ma soprattutto a nutrire la nostra immaginazione.
Il fotografo Emanuele Bastoni e lo scrittore Luca Carlucci stanno viaggiando attraverso l’Italia. Incontrano di persona i protagonisti del libro, li fotografano insieme ai loro giocattoli e raccontano le loro vite.
I proventi del libro andranno totalmente ad ActionAid, e serviranno a finanziare l’istruzione dei bambini delle comunità nomadi Kalbelia in India.
Voi ricordate quali erano i giochi della vostra infanzia? Li avete ancora? Potete caricare la vostra immagine nella sezione ritratti o semplicemente guardare le immagini presenti e fare un tuffo nel passato divertendovi a scoprire e ricordare i giochi immortalati.
Tutte le informazioni e l’elenco delle blogger partecipanti all’iniziativa promossa da Città del sole lo trovate su Blogmamma.
Seguite il prossimo racconto dei giochi dell’infanzia il 26 novembre su www.genitorichannel.it/
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