Il gioco è il motore più grande per l’apprendimento.
Attraverso il gioco il bambino impara a relazionarsi con il mondo.
Giovedì scorso ho partecipato all’incontro Giochiamo Insieme per Tutta La Vita, L’importanza del gioco nel rapporto genitori-figli, tenutosi presso Explora, il museo dei bambini di Roma. Una serie di conferenze, promosse dalla Fondazione Movimento Bambino in collaborazione con il Moige – Movimento Italiano Genitori, i Musei dei Bambini di Milano (MUBA) e Roma (Explora) e la Città della Scienza di Napoli, in amicizia con Kinder Sorpresa e coordinato dalla Professoressa Maria Rita Parsi.
Il gioco è una componente essenziale dello sviluppo dei bambini; occupa un ruolo fondamentale all’interno dei processi di apprendimento, di conoscenza del mondo, degli altri e di se stessi; investe il piano della realtà, l’architettura dell’immaginario e l’espressione del corporeo. Attraverso il ciclo di conferenze Giochiamo insieme per tutta la vita intendiamo affrontare i significati della relazione genitore/figlio, mediata dall’attività ludica. La partecipazione attiva e il coinvolgimento sono gli strumenti che i genitori, nel giocare insieme, hanno a disposizione per riconoscere e rispettare i bisogni psicologici dei loro bambini e quelli del loro bambino interiore.
(Maria Rita Parsi)
Giocare è una cosa seria. Giocare con i nostri figli è un vero e proprio dovere oltre che un loro diritto. Giocare insieme rafforza i legami, un momento in cui si può parlare di grandi temi sociali, personali e in cui possono emergere importanti rivelazioni.
Il gioco è creatività e esplorazione, una palestra di emozioni.
La relazione genitore-figlio si costruisce attraverso il gioco, soprattutto in un periodo in cui cresce il fenomeno di minori “digitalizzati e solitari”.
Eppure qui mi sento di dissentire, sono convinta che anche giocare con i videogiochi o i tablet sia trasformabile in gioco attivo e partecipativo. Vi assicuro che quando giochiamo alla Wii nessuno di noi 4 è passivo, dovreste sentire le nostre risate!
Un bambino che è stato amato, rispettato, ascoltato e che ha giocato sarà un adulto maturo: credo che sia questo il discorso importante da segnalare ai genitori, dovete giocare con i vostri figlioli
http://www.youtube.com/watch?v=mnfvg7NHDBg
Mi piace giocare con i miei figli, non vedevo l’ora crescessero per giocare a Memory, Shangai e altri giochi da tavola. Disegniamo spesso insieme e ci divertiamo a fare “lavoretti”. Eppure confesso che certi giochi proprio non riesco a farli, tipo giochiamo con le macchinine o con le bambole, che ogni tanto mi annoio proprio. Eppure nessuno può sostituire il nostro ruolo di noi genitori nel gioco con i figli!
E va bene anche giocare mentre ci aiutano a stendere i panni, apparecchiano la tavola o vengono inseguiti dal mostro aspirapolvere. Ma hanno anche bisogno che ci fermiamo e giochiamo con loro e basta. Il tempo e l’attenzione sono un grande tesoro che possiamo regalare ai nostri figli.
Le brave mamme hanno pavimenti appiccicosi, cucine in disordine, piatti sporchi, montagne di bucato e bambini felici.
Per stimolarci alla riflessione ci sono state lette le 7 regole d’oro di Giovanni Bollea, neuropsichiatra infantile, e il decalogo sui bisogni dei bambini di Maria Rita Parsi ispirato dallo psicologo Klaus Dieter Kaul.
Le 7 regole d’oro di Giovanni Bollea
- Dategli meno. Hanno troppo, non c’è dubbio. Il consumismo fa scomparire il desiderio e apre le porte alla noia.
- Quella che conta è l’intensità, non la quantità di tempo passato con i bambini. I primi venti minuti del rientro a casa dal lavoro sono fondamentali. Devono essere dedicati al colloquio e alle coccole. E non certo a chiedere dei compiti o dei risultati.
- I giochi più educativi sono quelli che passano attraverso la fantasia della madre e le mani del padre: bastano due pezzi di legno, ma i genitori ormai non sanno più inventare.
- Dai tre ai cinque anni è bene avviare i bimbi ai lavoretti a casa, assieme ai genitori. È utile che sappiano stirare con un piccolo ferro o attaccare un bottone.
- Sport. Prima di tutto deve essere lui a desiderarlo. Meglio se lo fa in gruppo, facendo capire che agonismo significa emergere con fatica e non diventare campioni. Ottime due o tre ore di palestra alla settimana. Poca competizione, grande beneficio fisico.
- Va incoraggiata la cultura artistica abituandoli al bello. Teatro, musica, arti visive creano il desiderio di migliorare. I soldi spesi per la cultura sono quelli che rendono di più.
- Ultimo suggerimento: ho una mia teoria e forse mi prenderanno in giro. La chiamo: la donna a tre quarti del tempo. Le donne che lavorano, la maggioranza, a fine giornata pensano già ai figli, alla spesa, agli impegni di casa e rendono poco. Non sarebbe meglio lasciarle uscire mezz’ora prima? I figli, tornando da scuola, le avrebbero a casa meno stressate e più disponibili. Più che di corsi, è di questo che i bimbi hanno bisogno.
Il decalogo dei bambini di maria Rita Parsi
- DATECI AMORE – Concepiteci per amore, chiamateci alla vita per il desiderio di esprimere la vita. Solo l’amore consente, infatti, di crescere provando l’amore per la vita, per gli altri, per gli animali, per il sapere, per le regole e per il rispetto.
- DATECI ATTENZIONE – Il vostro tempo e non le vostre ricchezze sono i beni più preziosi. La vostra presenza, la vostra cura: nessun regalo, per quanto prezioso, nessuna baby sitter può sostituire il bene prezioso ed unico della vostra presenza.
- RISPETTATE I NOSTRI TEMPI – Consentiteci di crescere rispettando i “nostri tempi”, senza forzarci, senza obbligarci a fare dei passaggi che non rispettano il nostro sviluppo psicofisico, la nostra competenza emotiva, il nostro cuore.
- RIMANETE AL NOSTRO FIANCO nei passaggi della vita. Fateci sentire la vostra compagnia, il vostro sostegno, la vostra presenza. Non negateci il vostro affetto e, anzi, fateci sentire che esso è incondizionato. Abbiamo bisogno di esplorare la vita e, inizialmente, dovete essere al nostro fianco.
- CONSENTITECI DI SBAGLIARE senza giudicarci, senza dare voti, senza emettere sentenze, giudizi, perché sbagliare fa parte dell’esperienza della vita.
- DATECI LA VOSTRA GUIDA – Se voi ci guidate lungo la strada della vita, vi seguiremo, faremo
come voi, impareremo ad andare, ad affrontare le salite, le scalate, ad evitare i burroni, ad esplorare le grotte, a trovare i luoghi giusti dove riposare. Se voi ci guidate, impareremo a marciare e, nel tempo, diventeremo anche noi delle guide. - DATECI REGOLE CHIARE, limiti ben precisi. Poche e chiare regole comprensibili alla mente ed al cuore. Regole che aiutino a trovare la strada dei comportamenti sereni. Regole che voi stessi rispettate.
- SIATE AFFIDABILI e non tradite mai le promesse che ci fate.
- MOSTRATECI L’AMORE CHE PROVATE per noi.
- DATE SPAZIO ALLA GIOIA: aprite il vostro cuore alla gioia, ricercatela e donatela a noi poiché è la gioia a illuminare la vita, a creare quelle preziose, psicologiche condizioni che consentono di affrontare le esperienze con serena consapevolezza e la speranza di essere amati e di poter ricambiare il dono
L’iniziativa Giochiamo insieme per tutta la vita è realizzata con l’amicizia di Kinder Sorpresa, che dalla sua nascita, da 40 anni, crea un momento di gioco tra genitori e figli, rafforzando la loro relazione e complicità. #giochiamoinsieme
In questa iniziativa rientra anche il divertentissimo acchiappagioco in tour cui abbiamo partecipato nella tappa di Firenze e che potete leggere qui.
Potete leggere i consiglia della dottoressa Parsi sul blog di Kinder Sorpresa.
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