Dopo la rubrica “Una Pediatra al Mercatino” oggi abbiamo il piacere di inaugurare una nuova rubrica che vi offrirà un servizio particolare, ancora troppo poco presente in rete 🙂
Parliamo di grafologia, materia che, attraverso lo studio del tratto grafico che è l’espressione delle emozioni di ognuno di noi, deduce caratteristiche psicologiche, attitudini, emozioni, paure, desideri, blocchi e cosi via dello scrivente.
Se la persona è adulta infatti, il grafologo ne studia la grafia.
Ma se si parla di bambini e di età prescolare e di Mercatino dei Piccoli 🙂 quello che ci interessa fare in questa rubrica è analizzare i loro disegni, cercando di fare emergere, come per l’adulto, gioie, paure, attitudini, rapporti con gli altri, difficoltà, sogni.
Abbiamo deciso di introdurre questa rubrica, non solo per offrire un servizio utile ma perchè il disegno è legato ad un concetto di creatività che da sempre è alla base delle scelte, della filosofia e dei prodotti che vi presentiamo sul nostro sito.
Nel disegno il bambino ha modo di sviluppare a pieno creatività e fantasia. si trova di fronte a un foglio bianco che potrà riempire a piacimento, disegnando i soggetti che preferisce, o scarabocchiando, nel modo che desidera e utilizzando i colori da lui scelti. ed è per questo che, se lasciato libero di esprimersi (quindi senza avere un genitore o una maestra accanto che gli suggerisce come fare le forme, cosa disegnare, quali colori utilizzare o di colorare dentro i margini ecc), ogni bambino, in ogni disegno, ci racconta una parte di sè, della sua vita o delle emozioni che prova in quel momento.
Ma un’attenta analisi richiede anni di studi e di esperienza. E noi ci avvaliamo di un’esperta grafologa, Laura Tosi, che da tantissimi anni ormai fa delle grafologia il suo studio e la sua grande passione.
Ogni mese sceglieremo un disegno tra tutti quelli che ci invierete qui e lo pubblicheremo, in forma anonima (solo il nome di battesimo e l’età del bambino/a) insieme alla relativa analisi.
Se poi la rubrica vi piace e la trovate utile e interessante, potremmo chiedere alla nostra grafologa di allargare l’analisi all’intera famiglia (scritture dei genitori + disegno del bambino), ai soli genitori con un’analisi di coppia, o ai bambini/ragazzi che terminano un ciclo scolastico per vedere quale orientamento agli studi sarebbe più adatto…tutti aspetti che la grafologia studia.
E ora entriamo subito nel vivo della nostra rubrica, analizzando il primo disegno 🙂
Il disegno di Giovanna – 4 anni
Giovanna ha quattro anni e in questo disegno rappresenta se stessa (la bionda) e la nonna durante una visita a Castel S.Angelo a Roma. I genitori sono in crisi, si separeranno dopo pochi mesi.
Il disegno è molto gioioso, pieno di colori e piccoli particolari (i pomelli sulle guance, le borsette in mano, la lunga fila di finestre) che indicano l’importanza dell’evento, impreziosito il più possibile.
Gli occhi di entrambe sono ben aperti, curiosi del mondo, e le bocche piene e sorridenti, indici di felicità.
Le figure hanno la stessa grandezza, la nonna è solo più paffuta. C’è parità tra le due, due compagne di gioco senza gerarchia, c’è un affetto pieno e vissuto con le mani intrecciate. L’importanza è potenziata dalla posizione al centro del foglio.
Gli altri elementi del disegno, il lampione e il Castello nella simbologia spaziale rappresentano la madre (sempre a sinistra) e il padre (sempre a destra). La prima considerazione è che “esistono”, Giovanna poteva fare a meno di disegnarli, ma ha scelto di rappresentarli, segno di un rapporto vitale. Il lampione è un po’ scarno, forse la presenza della mamma non è ricca come lei vorrebbe ma la luce è accesa, la scalda. Il castello è imponente, l’angelo ha le braccia aperte ed è sorridente, il portone è chiuso. Giovanna si sente protetta dal padre, (la torre è grande) ha fiducia in lui (le braccia sono aperte), il rapporto è pieno (tantissime finestre), ma la porta è chiusa, lui è fuori.
Non c’è dolore in questo disegno, ma Giovanna ha raccontato la sua storia.
Francesca says
Veramente una bella iniziativa! Grandi 🙂
adesso vi riempio di disegni di Valerio (5 anni) …
perché l’astrattismo di Giulia (1 anno) sarebbe troppo sfidante.
a presto
Fra
Moma says
Grazie Cristina 🙂
Se vuoi mandarci un disegno di tuo figlio/a (se ne hai) magari riusciamo a soddisfare la tua curiosità 😉
progettincorso says
Veramente una bella rubrica per piccoli e piccoli cresciuti 😉 da creativa questo “sapere cosa significa” una riga, un tratto, un colore, una forma mi incuriosisce molto…. a presto. cristina