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[…]e creare rapporti di aggregazione interpersonale, senza troppe paure che qualche dolce in più possa alterare lo stile alimentare dei bambini (Italo Farnetani Pediatra) E la sera quando torneremo a casa mangiando i dolcetti leggeremo tante storie paurose accoccolati tutti e quattro sul divano avvolti da una calda e morbida coperta. Questi i 3 libri che popolano la nostra biblioteca e che abbiamo scelto di leggere questa sera: Filastrocche per giocare alla paura di Corinne Albaut. Una maestra ci ha regalato questo piccolo libricino pieno di filastrocche in rima qualche anno fa. Filastrocche che parlano di lupi, mostri, vampiri, fantasmi, […]
[…]so voi ma io amo la vita all’aria aperta! Da piccola ho fatto molto nuoto, molta danza, moltissima vela e un po’ di pallavolo. Mi è sempre piaciuto mettermi alla prova anche con sport da coraggiosi eppure rimpiango di non averne mai trovato uno nel quale crescere e riporre tutte le mie aspettative. Ad un certo punto infatti ho smesso di farne, perciò sto investendo sull’educazione sportiva di mia figlia. A lei sto dedicando tanto del mio tempo per riuscire a fare in modo che il pattinaggio di velocità diventi uno stile di vita e non solo una pratica bisettimanale. […]
Ottobre sta finendo. Le foglie diventano rosse e cadono dagli alberi. A Roma il freddo dell’autunno sembra essere arrivato solo ieri. Scorsa settimana giravamo ancora in sandali e pantaloncini per le vie della città. Ieri ho tirato fuori dall’armadio il primo maglione e ho indossato scarpe chiuse. Oltre a questo ho anche lavorato a queste due piccole moodboard che raccolgono idee e capi in arancione, il colore delle zucche di Halloween e della luce del sole riflessa sulle foglie. Oggi quindi diamo ufficialmente il benvenuto (con netto ritardo lo so… me è per via del clima mite di Roma) alla stagione […]
[…]con ragnatele e fantasmi e riempiendo le sacchette dei bambini che si sono divertiti tantissimo. Ma prima che arrivi sera bisogna intrattenerli, forse li truccherete e avrete decorato casa con orribili mostri (se cercate ispirazione vi suggerisco alcuni nostri vecchi post), ma se il tempo per intrattenerli è ancora tanto e non volete che casa vostra venga distrutta – a casa mia accade quindi cerco di premunirmi 😉 – ecco alcuni giochi adatti a bambini dai 3 agli 8 anni che mi sono sembrati carini e spaventosamente in tema: 1. I contenitori misteriosi. Riempite dei contenitori abbastanza capienti con degli spaghetti (cotti), degli […]
[…]per l’Italia senza automobile! Dal centro della mia città al centro di un’altra il tempo passa veloce ascoltando musica e fotografando il paesaggio che scorre veloce fuori dal finestrino.Scesi dal treno Firenze appare un po’ imbronciata: il cielo è grigio plumbeo ma con una temperatura mite. Due passi fino all’albergo prenotato all’ultimo minuto e siamo già nell’atmosfera toscana per eccellenza. Turisti che visitano il centro e vengono da ogni parte del mondo. Mi sembra quasi impossibile camminare tra tutte queste persone che fotografano, guardano, respirano incuriositi questa atmosfera intensa, carica di storia e arte. Bastano pochi incroci per trovarci di fronte […]
[…]a tema DisneyEnglish. Che quando ho consegnato gli inviti tutte le mamme mi hanno chiesto in massa “ma cosa significa”? No non siamo in partenza non preoccupatevi! Gaia fa una festicciola in cui invita le sue amiche e tra le altre cose vedremo un DVD della serie DisneyEnglish sul tema dell’arte. Mi guardano un poco perplesse ma con il sorriso, mi conoscono bene oramai, chissà cosa mi sono inventata questa volta. Ok non è ancora molto chiaro, dunque mi hanno chiesto di parlare del primo corso di inglese Disney per bambini da 4 a 8 anni, un innovativo programma per avvicinare i […]
[…]dei primi episodi della 3a serie di Violetta. No. Non prendetemi per folle. Datemi ancora una possibilità. Fatemi spiegare nelle prossime righe perché sottolineo con così tanto ardore questa occasione. Non so se avete presente cosa significa tutto ciò per la mamma di una 8enne pazza per questa serie argentina la cui protagonista è una ragazza adolescente che che da il nome alla serie e che studia per diventare un’affermata cantante. Mia figlia mi ha pregato in tutti i modi di portarla a Milano, lei è una Vlover (le fans di Violetta si chiamano così) che non si è fatta […]
[…]detto? Da una rapida ricerca non ne ho mai scritto e mai dedicato neanche un post! Mi sembra impossibile ma così pare. Cosa è (nel caso esista qualcuno che ancora non sappia cosa sia)? Nastro adesivo in fibre naturali, colorato e decorato, caratterizzato dalla possibilità di attaccarlo e staccarlo facilmente senza lasciare tracce. Quindi se ciò che avete fatto non vi piace o vi ha stufato, lo staccate e ricominciate da capo! Ovviamente per i bambini è un vero spasso, il mio consiglio è di coinvolgerli nella realizzazione della decorazione, tanto più se vi piace l’idea di iniziare dalla loro cameretta. Una […]
[…]nasce così il marchio Matilde Beldroega®. Le bamboline e i pupazzi di Rita sono moltissimi, soggetti di famiglia ma anche morbidi e tenuissimi animaletti. Tutti sono realizzati a mano nel suo atelier con materiali selezionati: 100% cotone, lino, lana e velluto con soffici imbottiture completamente anallergiche. C’è il porta pigiama a forma di pesce che contiene anche un libro con le sue creazioni. Ci sono i mobiles da appendere alla parete o al soffitto della cameretta. C’è lo zaino porta bambole e un’infinità di topi, gattini, cani e conigli, rondini e uccellini, asini, maiali, pecore, oche che vivono in casette di feltro e […]
Grazie a Elena Galli nota anche come WorldWideMom – che per inciso crea bellissimi party set su worldwideparty – ho scoperto una start-up geniale il cui core business si basa sull’affitto di costruzioni LEGO®: Pley. L’idea è molto semplice si paga un abbonamento mensile di soli 15$ e si riceve il kit scelto tra quelli disponibili. Si può tenere quanto si desidera. Quando ci si è stufati si manda indietro e ne arriva uno nuovo. Ci si mette in coda se il set che si desidera non è disponibile (come accade con Netflix per i film e le serie Tv ma noi in italia non lo conosciamo perché […]
