A volte gli oggetti più semplici, visti da un’ottica diversa, acquistano nuovi valori. E’ quanto accade ad esempio con gli specchi.
Tutti ne abbiamo più o meno uno in casa. Solitamente non manca mai nell’ambiente bagno, e se ne trovano spesso in camera da letto.
Ma come comportarsi con i più piccoli?
Lo specchio è un elemento fondamentale nella crescita di un bambino. Quando si progetta una cameretta, senza allargare il discorso a tutta la casa, non ci si deve soffermare solo sul lato estetico e sulle rifiniture. Ci sono accessori che si rivelano cruciali nello sviluppo e che aiutano nella loro semplicità a prendere coscienza di sé, di ciò che sta attorno, spesso anche per emulazione.
Lo specchio, al di là della sua forma, verrà usato a seconda dell’età in maniera sempre diversa.
Verso i 18 – 24 mesi i bimbi cominceranno a riconoscere la propria immagine, inizialmente senza dare troppo significato, ma col tempo prendendo sempre più coscienza di sé. Non a caso viene spesso proposto il test della macchia rossa. Ovvero apporre un puntino sulla fronte, far successivamente specchiare il bimbo e controllare se si tocca il punto in questione.
Con il passare del tempo lo specchio diventa anche un ottima base di gioco. Può essere utilizzato come sfondo per attività motoria, per emulare gli adulti, travestendosi e osservando la propria immagine, o ancora, come spesso accade con le bambine, addirittura truccarsi proprio come fanno le loro mamme.
Non a caso, tra i mobili per asili e scuole materne di tipo montessoriano difficilmente non troveremo degli specchi, non solo da appendere alla parete, ma addirittura inseriti all’interno di pedane, tavoli e giochi, proprio perché parte integrante di un metodo educativo soft.
Naturalmente all’interno di una casa a misura dei piccoli e in particolar modo in cameretta, va inserito e scelto uno specchio idoneo. Non solo con forme originali e fantasiose.
L’importante è preferire un oggetto infrangibile e possibilmente antischeggia, che in caso di urti e cadute, non crei problemi al bimbo.
Inoltre, sul mercato, oltre ad oggetti sicuri, si trovano anche specchi su cui si può pasticciare con pennarelli e colori. Questo può essere un modo per utilizzare ulteriormente l’oggetto, liberando la fantasia e modificando, ad esempio, a piacere la propria immagine riflessa.
Qualche nota sulla disposizione dello specchio in cameretta. Siamo abituati a vedere specchi con dimensioni e altezze più o meno standard. Se non appoggiati a terra, sono comunque solitamente appesi in modo tale da riflettere l’immagine intera.
In questo caso, se ne avete la possibilità, per i primi mesi, lo specchio può anche essere sistemato orizzontalmente, in modo che, con i primi gattonamenti, il bimbo inizi a vedersi riflesso e perché no, ad utilizzarlo come gioco.
Col tempo, se si parla di specchio intero, potrà essere ruotato e sistemato sempre in modo tale che i piccoli possano vedere in toto la propria immagine e non solo il volto.
Esistono comunque specchi specifici per bimbi, che, soprattutto in ambienti piccoli, possono nel contempo decorare ed essere utilizzati come gioco. Sono degli specchi, a volte in acrilico, che riproducono silhouette diverse, solitamente animali o fumetti, e che sono realizzati con un metodo particolare certificato, denominato Safety Glass, con cui si certifica la totale sicurezza nell’uso, non solo per le forme arrotondate, ma anche per la maggiore resistenza agli urti.
Valentina C.
katia says
Molto interessante!!In effetti mia figlia di quasi due anni sta un sacco di tempo davanti sllo specchio a farsi smorfie e sorrisetti…che tenera!
akari says
Si i bambini adorano lo specchio.
Ho visto il tuo sito carino mi ricorda qualcosa… anche se devo dirti che il payoff e veramente troppo simile al nostro… 🙁