Oggi navigo un pò, e mentre sono in rete cerco un oggetto. Vorrei però raccontarvi una storia, non mi piace soltanto parlare di prodotti senza poesia.
Sarà che per me è una giornata di sentimentalismo.. sarà che mi annoia sempre solo fare una lista di caratteristiche e misure.
Così cerco e, di colpo, la mia attenzione viene catturato da taiKa, un triciclo, che poi non è proprio un triciclo visto che è dotato di quattro ruote. In home page leggo in bella vista Hand Made.. mi dico: Bene! Viene realizzato a mano, mi piace, voglio scoprirne qualcosa in più!
Con le sue linee squadrate e i suoi colori basic mi affascina e scopro che ha una storia romantica che parte dalla Finlandia qualche generazione fa.
Ecco la storia, ve la racconto scopiazzando e traducendo le notizie che trovo on line, è una storia che merita di esser letta, aggiungo qualcosa di mio:
Vaari vive in un mulino in un villaggio finlandese a 25 km da Helsinki. E’ un uomo a cui piace lavorare il legno, è un falegname dotato di genio. Perciò si impegna e costruisce con le sue mani la maggior parte delle case di famiglia, quelle case in legno rosso con il tetto nero come la pece tipiche in quel gelido villaggio del Nord.
Durante la Seconda Guerra Mondiale Vaari è costretto ad accontare la sua passione, è chiamato a partecipare attivamente al conflitto. Lo fa e per fortuna rimane illeso e quando le acque si calmano decide di metter su famiglia e di andare via dalla sua Finlandia. Con moglie e i 5 figli si trasferisce a vivere nella lontana Australia.
Immaginate quale incredibile avventura deve esser stata per loro. Probabilmente un lunghissimo viaggio in mare e la certezza di non poter più tornare a visitare il paese natale. Quale coraggio, quale forza deve averli spinti?
La famiglia inizia la sua nuova vita in una cittadina troppo calda per loro abituati ad un clima gelido e a poche ore di luce, soprattutto in certi periodi dell’anno. Vaari e i suoi perciò decidono di spostarsi in un villaggio più a sud del continente dando vita alla nuova casa di famiglia, un mulino al centro di un’azienda agricola con un frantoio. Intorno una pineta che incornicia il paesaggio.
Vaari è un uomo semplice che ama lavorare con le proprie mani il legno e trasmette questa passione ai suoi figli e nella nuova terra può finalmente dar vita al suo sogno.
Ogni cosa nella nuova abitazione viene realizzata dall’uomo e dai suoi figli con la stessa linearità tipica della sua cultura: mobili e suppellettili devono prima di ogni cosa essere funzionali. Devono, forse, ricordare ai ragazzi da dove viene il loro sangue, da dove nasce la loro storia.
L’amore per il legno, passa di generazione in generazione e si trasmette a Daniel, Daniel Rollston nato e cresciuto in una casa in legno costruita nei pressi di Victoria da suo padre, marito di una delle figlie di Vaari.
Nel corso della sua vita Daniel vive la casa dei nonni, nelle lunghe vacanze estive. Lo immagino correre tra gli alti arbusti in quel territorio quasi incontaminato, giocare ed imparare ad utilizzare il tornio e gli strumeti di falegnameria con quella curiosità, lo stupore e l’entusiasmo che tutti i bambini hanno.
Quando Daniel cresce e diventa papà decide di realizzare qualcosa di unico per il suo bambino.
Nasce taiKa, grazie all’ispirazione di Vaari al quale è dedicato.
Reader Interactions