Come autrici di un blog, ci capita spesso che ci venga proposto di parlare di un determinato argomento legato alle mamme, ai bambini, ai prodotti per l’infanzia, alla maternità ecc.
Quando un argomento o un prodotto non ci convince, o pensiamo sia fuori tema, o addirittura non lo condividiamo, ovviamente rifiutiamo.
Ma quando si toccano argomenti che riteniamo importanti, accettiamo volentieri di raccontare la nostra esperienza augurandoci che possa essere uno spunto di riflessione o scambio di idee con altri genitori come noi.
E’ questo il caso.
Parliamo infatti di sicurezza in auto. Un tema a cui tengo particolarmente.
La mia esperienza!
Vi racconto in breve la mia esperienza sulla sicurezza e il motivo per cui oggi faccio viaggiare i miei figli solo in un certo modo.
Vengo da una famiglia con la passione per la guida. Mio padre, motociclista da sempre, guida qualunque cosa abbia delle ruote (e non): macchine, moto, biciclette, barche, canoe, piccoli aeroplani…e anche pattini a rotelle e su ghiaccio 😛
Ovviamente ha sempre coinvolto me e mio fratello in tutti i suoi sport e i suoi mezzi di locomozione. Già a 3 anni viaggiavo in moto seduta sul serbatoio tra le sue braccia.
Va da sè che con un padre cosi (e con una madre alla quale non so come per anni abbia retto il cuore ogni volta che marito e figli uscivano di casa) anche noi figli siamo diventati degli appassionati di guida. Non avevo neanche 17 anni quando presi la patente A per guidare la moto…dalla cui sella non sono più scesa fino a che non sono rimasta incinta dei miei figli.
Era la mia seconda pelle la moto, la usavo per tutto…per andare al liceo, poi all’università, per uscire con il fidanzato, per andare al mare, per fare veri e propri viaggi. E da brava adolescente ero anche spericolata. A pensarci oggi mi vengono ancora i brividi…e mi ritengo fortunata a non aver mai avuto un incidente.
Per questo ringrazio la fortuna ma soprattutto i miei genitori che oltre ad avermi insegnato a guidare in modo sciolto ma sicuro mi hanno sempre insegnato a mettere il casco e ad allacciare le cinture (ancora prima che la legge diventasse obbligatoria).
Non ricordo esattamente le loro parole ma ci fecero capire che era l’unico modo per viaggiare in moto e in macchina…per me era NATURALE viaggiare in sicurezza, mettere un casco o allacciare un cintura. Non esistevano alternative. Era così e basta. Addirittura se non avevo un casco non salivo in moto neanche per fare 10 metri…mi sentivo “nuda”…come se mi mancasse un pezzo.
Ancora oggi è cosi. Se devo fare pochi metri e fermarmi ad esempio per prendere una cosa in un negozio, prima di ripartire, io allaccio la cintura…o mi sento vuota, indifesa.
…con i figli!
Inutile dire che la stessa cosa l’ho trasmessa ai miei figli. Casco anche in bicicletta o sul monopattino. Sempre. Ginocchiere, parastinchi o para-gomiti no. Una sbucciatura non mi interessa. Ma la testa va protetta sempre perchè basta un attimo per farsi male seriamente.
E ovviamente in macchina si viaggia solo ed esclusivamente con seggiolini omologati, adatti al loro peso e alla loro altezza, mai presi di seconda mano, e con le cinture ben allacciate.
E questo vale sia per quando ogni anno faccio con loro un viaggio nella casa di montagna (9-10 ore di viaggio), sia per fare casa scuola (1 Km) che per i tragitti scuola- piscina o scuola-calcio.
Loro lo sanno ormai e, come per me da piccola, lo danno per scontato. Ormai a 6 e 8 anni hanno imparato ad agganciarsi da soli, a non sganciarsi mai prima che la macchina abbia il motore spento e ad avvertirmi se si sentono agganciati male.
Sono molto fiera di loro e di questo risultato. Vedo spesso mamme portare bambini in braccio sul sedile anteriore (pericolosissimo!!) o amici dei miei figli viaggiare senza seggiolini e cinture (altrettanto pericoloso!). E quando i miei figli vanno in macchina con loro, vedo che entrano e si legano anche se i loro compagni viaggiano “sciolti”.
Spero di non avervi annoiato…ma il messaggio che vorrei far passare è che se fin da piccoli si dà per scontato che in macchina si viaggia legati e sul seggiolino, o che in bici si va con il casco, per il bambino sarà un gesto naturale mettersi in sicurezza anche da adulto, naturale come mettere un piede davanti l’altro quando si cammina.
E io lo consiglio vivamente a tutti perchè sappiamo bene che una cintura, un seggiolino o un casco possono salvare la vita!
Seggiolino auto Bébé Confort 2wayPearl
Come scrivevo all’inizio, si tratta di un post sponsorizzato, quindi mi aggancio al tema della sicurezza e alla mia esperienza per presentarvi il nuovo seggiolino auto della Bébé Confort: 2wayPearl, che garantisce il più elevato livello di sicurezza con la possibilità di utilizzo in senso contrario di marcia (fino a 105 cm – 4 anni circa) per proteggere in modo ottimale la testa e il collo del bambino.
E’ dotato di poggiatesta regolabile in altezza simultaneamente alle cinture e di reclinazione in 4 posizioni in entrambi i sensi di marcia.
La base Isofix 2wayFix, con barra anti-ribaltamento e piede di supporto per una stabilità ancora maggiore, conferma la corretta installazione attraverso indicatori visivi e sonori.
Come promesso nel post pubblicato ieri, 2 dicembre, ogni giorno io (Moma), Akari e Meelat del Mercatino dei Piccoli, vi regaleremo una foto, un pensiero, un’idea, un link, un lavoretto fai da te…in attesa del Natale. Sarà il nostro calendario dell’avvento per voi 🙂
Oggi, 3 dicembre, vi chiediamo di condividere con almeno una persona, l’importanza di legare sempre i bambini in macchina per la loro sicurezza. Grazie 🙂
“Questo post è offerto da 2wayPearl, il seggiolino auto Bébé Confort omologato secondo la normativa i-Size per garantire un più elevato livello di sicurezza.”
silvietta says
Io ho comprato proprio qualche giorno fa il seggiolino auto 2waypearl di bebe comfort e devo dire che mi sembra davvero molto più stabile rispetto a quelli che avevo prima. Ottimo lavoro Bebe Comfort!